giovedì 16 gennaio 2014

Sull'orlo di una crisi di nervi

Amici lettori, eccomi di nuovo a voi per illuminare, con la saggezza del popolo felino, i vostri dubbi.
Mi scrive da Arcore un lettore che si firma Barboncino Bianco.

Cara Dottoressa Bianca,
sono un barboncino bianco, anzi oserei dire che sono il barboncino bianco più famoso d'Italia. Vivo qui ad Arcore in una grande villa di proprietà del fidanzato della mia padrona, un noto cavaliere appiedato.
Dal punto di vista materiale la mia vita è perfetta: cibo abbondante, un parco dove correre e giocare, persone che si prendono cura di tutti i miei bisogni. I problemi nascono dai rapporti con le persone: intanto vanno su e giù per casa diversi personaggi che non mi piacciono punto, tra essi, ad esempio, una signora che si proclama grande animalista e che, tutte le volte che mi vede, si scatena in stupide smancerie (sembra credere che noi cani non abbiamo la nostra dignità!). Poi c'è il padrone di casa che, quando non ha nessun altro a portata di udito, si scatena in interminabili comizi dicendomi che devo votare per lui se voglio la salvezza dell'Italia; ho anche sentito che per un anno dovrà restarsene chiuso nella villa e non potrà ricevere i suoi sostenitori, tremo all'idea di cosa mi toccherà sopportare.
Insomma sono sull'orlo di una crisi di nervi! Ho chiesto consiglio al danese della villa accanto, mi ha suggerito di fuggire e darmi al randagismo, fa presto lui a parlare, io sono barboncino, piccolo, beneducato, non riuscirei a difendermi in una rissa con altri cani.
Ora chiedo a te: cosa posso fare? Ti prego, rispondi presto prima che i miei nervi cedano.
Tuo
Barboncino Bianco
Caro Dudu, scusa, Barboncino Bianco, la tua situazione mi sembra seria, credo che il consiglio del tuo amico danese non sia del tutto da buttare, devi andartene, cambiare aria ed ambiente per un po' di tempo. Capisco i tuoi problemi: la struttura fisica e le abitudini acquisite ti impediscono di affrontare una vita da randagio. Per tua fortuna mi sono interessata al tuo caso ed ho trovato una soluzione che, penso, possa andar bene: a poca distanza dalla villa in cui vivi c'è una colonia felina tra i cui componenti ci sono diversi mie parenti, mi hanno assicurato che se andrai da loro ti accoglieranno a coda dritta e, anche se sei un cane, ti tratteranno come un gatto. Potrai restare con loro finché non avrai superato questo momento critico, inoltre ti insegneranno due utilissime arti affinate da secoli di esperienza felina:
- L'arte di fingere di ascoltare mentre in realtà stai facendo un pisolino.
- L'arte di scomparire misteriosamente nel nulla tutte le volte che qualcuno ti scoccia.
Sono certa che se segui questo suggerimento riuscirai in breve tempo a riacquistare la serenità perduta.
Un miagolio di saluto
Dottoressa Bianca micia

Bene amici, sono sempre a vostra disposizione, scrivetemi e vi suggerirò una soluzione ai vostri problemi.
 

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